Brano: [...]nno seguente organizzò a Matera il convegno su « Rocco Scotellaro intellettuale del Mezzogiorno », nel primo anniversario della morte del poeta. Nel 1955 organizzò con successo la campagna elettorale del P.S.I. e il 26 luglio, giorno della morte di Morandi, gli fu accanto nelle ultime ore.
Dopo la scomparsa del dirigente socialista, Panzieri si batté dentro il partito in difesa della sua lezione politica, preparando un fascicolo speciale di « Mondo Operaio » e promuovendo la fondazione dell'istituto « Rodolfo Morandi », avente come scopo la pubblicazione degli scritti morandiani e la promozione di studi sull'antifascismo e la Resistenza. Al tempo stesso Panzieri si impegnò a fondo nella politica culturale, curando i rapporti con le Edizioni «Avanti!» e traducendo, per le Edizioni Rinascita, « La situazione della classe operaia in Inghilterra » di F. Engels.
Il 1956, anno della destalinizzazione, fu per Panzieri un momento centrale di rielaborazione teorica e strategica: da un lato, nello sviluppo della lezione morandiana, egli accentuò la po[...]
[...] e strategica: da un lato, nello sviluppo della lezione morandiana, egli accentuò la polemica e la critica nei confronti della politica di Pietro Nenni; dall’altro, favorì un vivo dibattito culturale nel partito accostandosi alle posizioni di « nuovo marxismo » di riviste come « Ragionamenti » e « Opinione ».
Quando, dopo il 32° Congresso del P.S.I. (Venezia, febbraio 1957), gli venne affidata la condirezione della rivista teorica del partito Mondo Operaio, Panzieri precisò subito la sua distanza dalla politica di Nenni
scrivendo che, alla ricerca di nuove prospettive aperte dalla crisi dello stalinismo, si era venuta sostituendo la « nuova e banale mitologia del ritorno al riformismo socialdemocratico ».
Il suo interesse per il movimento consiliare e la tematica del controllo operaio lo portò a scrivere, insieme con Lucio Libertini, un saggio dal titolo « Sette tesi sulla questione del controllo operaio », intorno al quale si aprì un serrato dibattito su tutta la stampa di sinistra. Su questi temi Panzieri accentuò la propria distanza an[...]
[...]ratico ».
Il suo interesse per il movimento consiliare e la tematica del controllo operaio lo portò a scrivere, insieme con Lucio Libertini, un saggio dal titolo « Sette tesi sulla questione del controllo operaio », intorno al quale si aprì un serrato dibattito su tutta la stampa di sinistra. Su questi temi Panzieri accentuò la propria distanza anche dalla corrente socialista di sinistra finché, nel 1959, abbandonò la stessa condirezione di « Mondo Operaio ».
I « Quaderni Rossi »
Si trasferì a Torino per lavorare alla Casa editrice Einaudi e nell’autunno del 1959, insieme a gruppi di giovani di varia provenienza, iniziò un lavoro d’inchiesta inedito. Fu questo il momento più originale e anche più noto dell'attività di Panzieri: la nascita della rivista Quaderni Rossi e, intorno ad essa, la proposta di un nuovo tipo di inchiesta operaia.
L’esperienza di « Quaderni Rossi », iniziata tra il 1959 e il 1960, fu contemporaneamente un momento di nuova elaborazione politica e di sperimentazione sociale, centrato sullanalisi delle forme del con[...]